10 abitudini green da provare subito

Progettare e Realizzare abitazioni tenendo conto di tutti gli aspetti ecologici relativi alla scelta dei materiali e all’uso delle risorse naturali, mira verso l’ottica della salvaguardia dell’ambiente e del risparmio energetico,tutelando così il benessere dell’ abitante. Questa si chiama bioarchitettura. Chi guarda al biologico, inevitabilmente, vorrebbe vivere in una casa interamente costruita secondo i criteri della bioarchitettura e della bioedilizia, ma questo è possibile nel caso in cui si affronti una ristrutturazione radicale o si costruisca da zero. Se all’orizzonte non ci sono lavori in vista, però, è comunque possibile vivere (e abitare) in modo sano e responsabile, per noi e per l’ambiente che ci circonda. Bastano piccole attenzioni ogni giorno per rendere la nostra casa ecosostenibile, nuove abitudini che, con piccoli sforzi, possono fare molto, per tutti.

  1. Date un taglio alla bolletta della luce sostituendo tutte le lampade possibili con quelle a LED. Costano di più, ma non solo durano fino a 25mila ore, ma permettono un notevole risparmio energetico rispetto alle vecchie lampadine a incandescenza. Questo non vi solleva, comunque, dal ricordarvi di spegnerle quando non servono.
  2. Stop allo standby. Si è constatato che le apparecchiature collegate alla rete consumano l’11% dell’elettricità di una casa, con un costo medio di circa 70 euro l’anno a famiglia. Di tanto in tanto, quindi, bisogna fare un giro per casa e staccate dalla corrente tutto ciò che è in standby. Attenzione quindi,  alle consolle dei videogiochi, alle TV e alle macchinette del caffè perché risultano essere in più energivori essendo spenti in standby.
  3. Quanti + nell’etichetta? Se serve un nuovo elettrodomestico, non fatevi sfuggire l’occasione per acquistarne uno tecnologicamente avanzato, più efficiente e più sostenibile. In Italia gli elettrodomestici bianchi (lavatrice, lavastoviglie, frigorifero) incidono circa del 60% sul consumo domestico. L’etichetta energetica degli apparecchi è un ottimo punto di partenza per fare la scelta giusta: le classi A+, A++ e A+++ sono le più virtuose per efficienza energetica e permettono un maggior risparmio, sia ecologico, sia economico.
  4. Occhio al riscaldamento. Basta abbassare la temperatura domestica (da 22° a 20°, per esempio) per ridurre del 15% circa il fabbisogno energetico per il riscaldamento. Un piccolo impegno che porta ad ottenere un grande risultato anche per la riduzione dell’inquinamento ambientale prodotto. Installate e  regolate le valvole termostatiche sui termosifoni in base a come e quando viene vissuto ciascun ambiente: la valvola si chiude automaticamente quando la temperatura si avvicina a quella desiderata, riducendo il fabbisogno di energia termica di un ulteriore 10%.
  5. Migliorate l’isolamento. Ridurre le dispersioni di calore è un investimento che si trasforma presto in un maggior confort abitativo e in un risparmio sulle spese di riscaldamento (e sull’impatto ambientale). Un perno dell’architettura sostenibile è proprio quello di isolare per abbassare il fabbisogno energetico. Se non potete ristrutturare casa si può pensare a un intervento soft: rinnovate le pareti interne della casa scegliendo una pittura termica che permette di dare un risultato di isolamento maggiore rispetto allo stato attuale.
  6. Uno sguardo alle finestre. Finestre e vetrate sono una voce importante in tema isolamento domestico e, se sostituite con serramenti ad alta efficienza, possono ridurre del 38% il fabbisogno energetico di tutta l’abitazione. Certo, si tratta di un’importante voce di spesa, ma basta ricordare che ancora per tutto il 2017 è prevista una detrazione dall’Irpef pari al 65%delle spese sostenute per interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti, nel dettaglio: riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre comprensive di infissi), installazione di pannelli solari e sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
  7. Chiudete i rubinetti. Quasi In tutta Italia non abbiamo sempre disponibilità di acqua e con tutto ciò ne sprechiamo troppa. Bisognerebbe cambiare le abitudini quotidiane: una prima regola? mentre spazzolate i denti,insaponate i capelli, chiudete l’acqua. E^’ meglio la doccia che il bagno (con un risparmio di circa il 50% d’acqua) e fate attenzione anche allo sciacquone: se avete il passo rapido, lasciatelo aperto il tempo strettamente necessario, se avete uno scarico con 2 bottoni premete quello con il flusso d’acqua necessario. Sostituire uno scarico monotasto è un intervento semplice e poco oneroso, che vi porterà un notevole risparmio idrico.
  8. Differenziate. I rifiuti, se indifferenziati, inquinano. Diventano invece una risorsa se vengono differenziati in maniera corretta, addirittura dando vita a nuovi oggetti riciclatie, quindi, ecosostenibili. In una realtà nazionale in cui si stima che solo il 50% dei cittadini si impegni in questa attività, i comportamenti virtuosi diventano ancor più importanti. Organizzate uno spazio, se possibile sul balcone, per raccogliere vetro, carta, plastica, umido e generico. Siate ordinati e smaltite spesso quel che avete raccolto. Ricordatevi anche di raccogliere l’olio alimentare esausto e di non gettarlo mai negli scarichi: provoca enormi danni ambientali, sia nelle acque, sia nei terreni. Si può raccogliere in bottiglie di plastica e conferire nelle apposite campane per la raccolta (purtroppo rare sul territorio) o nelle riciclerie.
  9. Compostate. Per iniziare basta un vaso della dimensione di un secchio, forato alla base e appoggiato su un sotto vaso per raccogliere piccoli pezzi o liquidi che potrebbero fuoriuscire durante la raccolta. Se siete sostenitori del vivere sostenibile e avete anche il pollice verde, potrete cimentarvi in questa gratificante e semplice attività, anche se avete a disposizione solo un piccolo balcone. Chi ha più spazio può trovare in commercio apposite compostiere, ma il principio è lo stesso. Potete raccogliere scarti verdi di balconi e giardini (fiori e foglie secchi, rametti), scarti di frutta e verdura, gusci di frutta secca, gusci d’uova ed eventualmente anche carta, basta che non sia patinata o plastificata. Evitate carne e pesce, per scongiurare cattivi odori. Dopo 5/6 mesi inizierà a formarsi il terriccio e, dopo un anno, il compost maturo per nutrire fiori e piante.
  10. Cambiate detersivi. Anche il modo in cui pulite la casa può influire sull’ambiente. Preferite detersivi e detergenti ecologici e biologici, ottenuti da materie prime vegetali al 100%e profumati con oli essenziali naturali. Gli eco detergenti rispettano l’uomo e l’ambiente perché facilmente e velocemente biodegradabili. Se vi sentite in vena di sperimentare, potete provare con l’autoproduzione, per la cura del corpo, sia per la pulizia della casa: online sono molti i movimenti attivi in tal senso.